Valentina Ciocca

   

SCINTILLE

 

Seduta al solito tavolo, Sara cercava di estraniarsi

dal vociare confuso del bar. Niente da fare, non

riusciva a concentrarsi, per la terza volta aveva

riletto la stessa riga senza memorizzare nulla. Da

quell’angolazione poteva visualizzare l’ingresso,

mancava ancora mezz’ora all’appuntamento, ma

lei era arrivata in anticipo, troppo anticipo,

come sempre.

Aveva cercato di truccarsi con cura,

ma il tremolio della mano l’aveva fatta desistere

e forse Andrea l’avrebbe preferita acqua e sapone.

Non era brava in queste cose e poi qual era

l’abbigliamento giusto per un appuntamento galante?

Si sentiva sempre inadeguata, troppo formale,

troppo sciatta, era sempre tutto troppo.

Alla fine, aveva optato per qualcosa di semplice e sobrio.

Continuava a guardare l’ora impaziente...

05. luglio 2024

Valentina Ciocca

 

 

UN RACCONTO DA BRIVIDI

SOTTO L’OMBRELLONE…


  

L’ANIMA NON DIMENTICA

 

Sono morta.

Ne ho la certezza, perché sto svolazzando

sopra una costruzione abbandonata,

una brezza sbarazzina mi solletica

dietro la nuca che non ho più.

Mi viene da ridere, ho sempre lottato con il mio peso e ora volteggio come una ballerina, mi cimento in piroette aggraziate che mai avrei sognato di saper fare.

Com’è successo? Bella domanda, me lo chiedo anch’io.

La nonna diceva che quando il corpo passa a miglior vita l’anima per un po' rimane sospesa per arrangiare i conti con chi ci ha causato dei torti. E io di torti ne ho subiti parecchi, ma non ho mai pensato neppure per un istante di vendicarmi...




07. giugno, 2024

Valentina Ciocca


HAIKU


Conoscetegli haiku?

Gli haiku costituiscono una delle più semplici forme di poesia. Si tratta di componimenti che nascono in Giappone nel XVII secolo. La loro struttura è molto semplice: si compongono di tre versi composti, in totale, da 17 sillabe secondo lo schema 5-7-5. Spesso si ispirano a temi legati alla natura e alle stagioni.

Ecco uno dei più famosi:


La campana del tempio tace,

ma il suono continua

ad uscire dai fiori.

(Matsuo Basho)


Ed ecco i miei.

Provate anche voi!


Ronzio d’ape

nelle valli in fiore

cuore sereno


Scia luminosa

una stella muore

in silenzio



Unica foglia

sull’albero nudo

ricordo d’estate

12. maggio, 2024


08. maggio, 2024

Valentina Ciocca


FESTA DELLA MAMMA


In occasione della Festa della Mamma ho scritto un breve componimento per celebrare l’amore che unisce mamma e figli. Auguri a tutte le mamme del mondo.


INCONTRO


Nell’alvo segreto si annida

gemma vellutata e palpitante,

timido germoglia

bocciolo inestimabile.

Anelito bramoso di vita

mi passa attraverso,

sboccia nell’alba aranciata.

Inebriante fragranza nuova.

Sei qui.

20. aprile, 2024

A PROPOSITO DI CONCORSI LETTERARI

 

Il sedici marzo a Domodossola si è tenuta la premiazione del Premio letterario Dentro l’amore di Edizioni Convalle. Due miei scritti, un racconto (La via di casa) e una lettera (Parole in bianco e nero), sono stati premiati.

Il nostro concorso Tra il cielo e il mare scadrà l’8 giugno, c’è ancora tempo per inviare i vostri elaborati.

Forza ragazzi, fatevi avanti e non abbiate paura di mettervi in gioco, tra di voi ci sono i vincitori!

Valentina Ciocca


Il racconto LA VIA DI CASA si è classificato II° ricevendo una Targa al Premio letterario "Dentro l’amore" di Edizioni Convalle

La lettera PAROLE IN BIANCO E NERO è stata premiata ricevendo Attestato con menzione al Premio letterario "Dentro l’amore" di Edizioni Convalle

19. aprile, 2024

Mani che disegnano (M.C. Escher)

Valentina Ciocca


PAROLE IN BIANCO E NERO

Premosello Chiovenda, 20 ottobre 2023

 

Cara nonna Anna, 

                          ricordo con nostalgia il giorno in cui mi chiedesti «perché scrivi sempre tata?»

Ero china sui miei libri, estraniata dalla realtà che mi circondava. Un’adolescente timida e introversa, che affidava al diario segreto pensieri, impressioni, sensazioni.

Allora nemmeno io seppi darti una risposta, ma scrivevo, scrivevo moltissimo, riempivo pagine intere con gioie e dolori dei primi amori, crucci e piccole conquiste quotidiane. La vera Valentina era racchiusa in quel libricino sgualcito.

Sono passati molti anni.


Il giorno e la notte (M.C. Escher)

18. aprile, 2024

Valentina Ciocca


LA VIA DI CASA

In quest’ angolo sperduto di paradiso dovrei ritrovare la pace. Mi metto le cuffie per chiudere il mondo fuori e mi concentro sulla musica, cerco di evadere dall’incubo di giornate grigie tutte uguali e notti insonni, fatte di droga e birra da due soldi. Ho perso tutto, lavoro, amici, famiglia. Non sono più nulla, sono un sacco vuoto, un debole e un codardo. Sono ansia e malessere, sono scelte sbagliate e conseguenze troppo difficili da affrontare.

Penso alla mia bambina, nata da una notte folle di festa e alcool, lei così piccola e indifesa sta espiando le mie colpe. Non la rivedrò per molto tempo.

Non ho mai lottato per nulla nella mia vita, nemmeno quando Andrea mi ha proposto di trasferirmi da lui in un paese mai sentito prima. Premosello-Chiovenda, meno di duemila anime che vivono in un territorio circondato da montagne e vegetazione ai piedi della Val Grande, almeno così suggerisce Internet. Il progresso qui non sta al passo con i tempi, niente smog, cemento e grattacieli ma paesaggi che sembrano cristallizzati nel passato. Non ricordo di aver mai visto tanto verde in vita mia.


31. marzo, 2024

Buona Pasqua !

La nostra associazione vi augura unaPasqua piena di gioia pace e serenità, che questa giornata speciale sia un'occasione per rinnovare la speranza e per condividere momenti preziosi con coloro che amate.

Che questa Pasqua sia il preludio di nuovi inizi, di nuove speranze e di nuove opportunità. Che ogni passo che compirete sia un passo verso la realizzazione dei vostri sogni e dei vostri obiettivi!

8. marzo, 2024

6. febbraio, 2024

27. gennaio, 2024

06. gennaio, 2024

Valentina Ciocca


UN SEGRETO SOTTO LA NEVE

Minuscoli stivaletti gialli affondano nella neve soffice caduta copiosa durante la notte. Un manto ovattato che abbraccia l’intera valle assopita nel torpore dell’inverno.

“Quanto manca mammina?”

“Siamo quasi arrivate tesoro, vedi quel ponticello laggiù? Lì dietro c’è la casa della nonna.”

Il sorriso della donna si spegne pronunciando quelle parole.

Ripensare a sua madre le provoca sempre un certo dolore e risentimento. La mente torna alla sua infanzia e ai demoni che pensava di aver sepolto con la morte del padre.

Stringe a sé la piccola manina che la accompagna, raddrizza le spalle e si prepara ad affrontare il passato.

“Che bel posto mamma, qui non è per niente come in città!”

Nonostante le paure, l’entusiasmo della piccola è contagioso. In effetti il paesaggio è incantevole, un piccolo villaggio imbiancato, incastonato tra le montagne. Uno spettacolo da togliere il fiato. Ma Anna sa bene che è tutta una farsa. Dietro alle porte chiuse e alle imposte accostate si celano sguardi duri e accusatori e presto dovrà affrontarli.

21. novembre, 2023

Valentina Ciocca


ABBI CURA DI NOI


Sono un bocciolo di rosa,

delicato,

fresco,

profumato,

cresco in un magnifico giardino.

...


2. ottobre, 2023

Valentina Ciocca


PENSIERI D’AMORE


Avida di te mi nutro della tua infinita bellezza, ti osservo, le lunghissime ciglia, la pelle chiara, delicata e perfetta. Sorridi...


6. settembre, 2023

Valentina Ciocca


IL FASCINO DELL'AUTUNNO


Il mese di settembre riveste per me da sempre un certo fascino, quel mix di sapore d'estate e dolce profumo d'autunno racchiude in sé la promessa...


21. giugno, 2023

Valentina Ciocca


SOLSTIZIO D'ESTATE


Oggi 21 giugno il solstizio d'estate decreta l'inizio della stagione estiva nell'emisfero boreale e il Sole raggiunge la sua posizione più alta nel cielo donandoci...

25. ottobre, 2022

AUTUNNO, OMBRE E RADICI

Scendere agli Inferi è facile: la porta di Dite è aperta notte e giorno; ma risalire i gradini e tornare a vedere il cielo, qui sta il difficile, qui la vera fatica.

Virgilio, Eneide

Ognissanti, Halloween, Samhain sono alcuni dei nomi con cui conosciamo l’ultima notte di ottobre.

Sono moltele tradizioni e i miti legati a questo momento dell’anno ma tutti hanno punti comuni da cui possiamotrarre insegnamento.

W LA MAMMA!


Noi non veniamo dalle stelle o dai fiori, ma dal latte materno.
Siamo sopravvissuti per l’umana compassione e per le cure di nostra madre.
Questa è la nostra principale natura.
William Shakespeare


La seconda domenica di maggio festeggiamo le mamme di tutto il mondo.
Questa ricorrenza ha radici che risalgono al tempo degli Antichi Greci e Romani ed era legata al culto delle divinità femminili e della fertilità.
La Festa della Mamma ha assunto per me un significato ancora piu’ importante da quando io stessa sono diventata mamma nel 2021.
Non credo di riuscire a trovare le parole adatte ad esprimere l’amore che ho provato e ogni giorno provo da quando ho avuto tra le braccia il mio frugoletto. Da allora anche il rapporto con mia madre ha assunto un significato diverso e ho compreso davvero quanto lei sia speciale.


Cara mamma,
ricordo con tenerezza e nostalgia quanto amavo
addormentarmi tra le tue braccia e il suono dolce della tua voce che tutte le sere mi narrava una storia, oggi sono mamma e questo stesso amore lo trasmetto a mio figlio.
Grazie mamma per avermi insegnato ad amare, per avermi insegnato la pazienza, per avermi accompagnata, sostenuta e protetta, oggi piu’ che mai il tuo sorriso è il balsamo migliore per ogni ferita.
Grazie mamma per avermi donato la parte migliore di te.


Tanti auguri a tutte le mamme e un pensiero particolare a tutte quelle che sono lontane e che sono volate in cielo troppo presto, perché il vuoto lasciato da una mamma è incolmabile.


Valentina Ciocca


10 agosto - Notte di San Lorenzo


A chi ti porta a veder le stelle...

...e poi guarda te!

La magia del mare è in grado di risvegliare i sentimenti più profondi nell'anima delle donne. La brezza marina accarezza i loro volti mentre i raggi del sole danzano sulla superficie cristallina dell'acqua. Con i piedi immersi nella sabbia dorata e il suono delle onde che si infrangono delicatamente, il mare diventa un rifugio di serenità e il luogo perfetto per sognare. Lì, tra onde che si susseguono e sfumature di blu infinito, le donne trovano la pace interiore e la forza per affrontare ogni sfida.

PAURA


Oggi avrei voluto scrivere un articolo sulla primavera e le energie positive, ma stamattina al mio risveglio è successo qualcosa che ha cambiato il mio umore e che merita di essere condiviso.
Oggi voglio parlare apertamente di un argomento scomodo, oggi voglio urlare la mia rabbia, oggi voglio dar voce ad una donna in difficoltà che vive nella paura della violenza domestica.
Spesso crediamo che la violenza sia un concetto astratto, qualcosa che capita agli altri, a chi non
conosciamo o peggio a chi in fondo se l’è cercata… e invece…invece no! Qualcuno che conosco mi chiede aiuto e lo fa nel modo piu’ semplice e diretto con cui oggi si comunica, con un semplice messaggio su wahtsapp e io rimango attonita, spaesata…
Oggi lo dico con una poesia.
Che sia d’ispirazione a chi ne ha bisogno.


Quanto vale il mio dolore?

Nulla, per te che sai solo oltraggiare, offendere, denigrare,

quanto vale il mio amore?

Nulla, per te che sai solo disprezzare, manipolare, umiliare
sussurro nel vento una richiesta di aiuto,
mi ricordo di me e di cosa avrei voluto,
le mie parole non le ho gridate invano,
qualcuno finalmente mi tende una mano,
andiamo a fondo, annaspiamo, quasi anneghiamo,

riemergiamo caute
e pian piano risaliamo

Valentina Ciocca

8 MARZO: VIVA LE DONNE!


Amate, rispettate la donna.
Non cercate in essa solamente un conforto, ma una forza, una ispirazione,
un raddoppiamento delle vostre facoltà intellettuali e morali.
Cancellate dalla vostra mente ogni idea di superiorità: non ne avete alcuna.
Un lungo pregiudizio ha creato, con una educazione diseguale e una perenne oppressione
di leggi,
quell’apparente inferiorità intellettuale,
della quale oggi argomentano per mantenere l’oppressione.
Giuseppe Mazzini


La giornata dell’8 marzo è conosciuta da tutti come la Festa delle Donne, si organizzano cene, si regalano mimose, si va a ballare con le amiche ma oltre l’aspetto ludico e conviviale c’è molto altro: sarebbe infatti piu’ corretto parlare della Giornata internazionale delle donne, istituita ufficialmente nel 1977 per rendere omaggio a tutte le donne che hanno lottato e che ancora oggi lottano per la conquista e affermazione dei loro diritti. Questa giornata è dedicata alla riflessione e al ricordo di tutte le battaglie politiche, sociali ed economiche sostenute nel corso degli anni dal genere femminile.
Già, di battaglie noi donne diciamocelo ne abbiamo fatte parecchie e ogni giorno dobbiamo scontrarci con una società che ancora fatica per numerosi aspetti a riconoscere la parità di genere, molti progressi però sono stati fatti e ci auspichiamo che in futuro un cambio di mentalità ci consenta di sviluppare appieno le nostre potenzialità in ambito lavorativo, politico e familiare.
Dedichiamo una riflessione e un pensiero alle donne e agli uomini che hanno gettato le basi per i diritti e le libertà di oggi e a coloro che quotidianamente si battono per una società piu’ equa e giusta.
Mi rivolgo ai giovani, alle adolescenti di oggi: ”Sapete che l’adulterio femminile ha cessato di essere un reato solo nel 1968? Pare assurdo vero?” Raccontiamolo ai nostri figli, facciamo capire loro l’importanza di chi si è battuto per abolire queste discriminazioni e chi le ha vissute sulla propria pelle.
Cosa possiamo fare nel nostro piccolo per essere noi stessi il motore del cambiamento? Facciamo sentire la nostra voce, condividiamo le esperienze in un impegno quotidiano che consenta ai nostri figli di vivere in un mondo piu’ accogliente, equo ed inclusivo.
Porgiamo un fiore ad una donna speciale perché a volte ci perdiamo nella frenesia della vita quotidiana e dimentichiamo il nostro valore, allora con questo semplice gesto dedichiamo un pensiero alle donne in difficoltà, alle donne coraggiose, alle donne sole e fragili, alle eroine di ieri e di oggi che si impegnano strenuamente per la piena affermazione delle donne nella società.

Nel 1946 la pianta di mimosa venne scelta come simbolo per celebrare la Festa delle donne, il fiore giallo dall’aspetto fragile e delicato dal profumo inconfondibile proviene in realtà da una pianta molto resistente che attecchisce facilmente e ben rappresenta la forza e la bellezza del mondo femminile e allora diciamolo con un fiore…w le donne!


Valentina Ciocca







Ciao a Maurizio Costanzo,


storico giornalista, conduttore tv, autore e sceneggiatore, che ci ha lasciato  nelle scorse ore a Roma all’età di 84 anni.

Per chi non conosce la sua storia, nato a Roma il 28 agosto 1938  Costanzo ha firmato decine di programmi radiofonici e televisivi e di commedie teatrali .

 Dopo il diploma in ragioneria, nel 1956 comincia giovanissimo, a 18 anni, la sua carriera di giornalista al quotidiano romano Paese Sera e, solo pochi anni più tardi, di autore radiofonico e televisivo. 

E’ stato anche co-ideatore del personaggio di Fracchia, creato e portato al successo da Paolo Villaggio, attore da lui scoperto nel 1967 in un cabaret di Roma.

Ha raggiunto la sua grande popolarità nel 1976, conducendo in Rai il talk-show Bontà loro e Buona Domenica.

Ma il suo nome è legato anche al Maurizio Costanzo show, in onda dal 1982 su Mediaset e ancora in onda, dopo tanti anni.

 Inoltre, ha scritto numerosi libri, davvero interessanti per le forte tematiche che tratta.

Il successo di tali programmi è dato anche dalla particolare tecnica d'intervista di Costanzo, che «è un pontefice dell'interruzione. Riesce cioè a far dire, a far 

seguire la conversazione e il ragionare, inframmezzando il discorso altrui e nello stesso tempo rendendolo possibile. [...] Costanzo è maestro di allusioni, che accenna e lascia sospese, quasi fossero da concludere da parte dell'interlocutore o dell'uditorio».

Costanzo si impegnò come uomo e giornalista nella lotta alla mafia. In seguito all'omicidio di Libero Grassi, appena un mese dopo, Costanzo e Michele Santoro realizzarono una maratona Rai-Fininvest contro la mafia. 

Sposato con Maria De Filippi, Costanzo ha sempre dato moltissimo al mondo della comunicazione,tanto che ha avuto al suo fianco, per tanti anni, quella che è ritenuta la queen delle conduttrici moderna, che, come lei stessa dice, porterà sempre nel cuore ciò che Maurizio le ha insegnato, e lui rimarrà sempre nel suo cuore, come rimarrà sempre in una parte del nostro, Grazie Maurizio!

La_bossi

"La giraffa ha il cuore lontano dai pensieri.

Si è innamorata ieri, e ancora non lo sa."


(Stefano Benni)

BUON SAN VALENTINO!


Oggi 14 febbraio è una giornata importante per la mia famiglia, ho ben tre motivi per festeggiare:
è il mio onomastico, è il compleanno di mio marito e la festa degli innamorati!
Amo questa ricorrenza piu’ del compleanno perché fin da bambina la mia cara nonna, cattolica
devota che oggi non c’è piu’, mi ha sempre telefonato nel giorno del mio onomastico e abbiamo ogni anno festeggiato in famiglia.
Quando poi ho conosciuto mio marito abbiamo avuto ulteriore motivo per far festa: compie gli anni proprio il 14 febbraio.
La ricorrenza di San Valentino trae origine dalla festività religiosa legata al martire cristiano Valentino di Terni considerato patrono degli innamorati e venne istituita nel 496 da Papa Gelasio I.
Attraverso i secoli il 14 febbraio è diventata una significativa celebrazione dell’amore e del romanticismo in molti paesi del mondo.
Col passar del tempo si è colto il lato prettamente commerciale della ricorrenza e una forma di isteria collettiva pare aver preso il sopravvento trasformando questo evento in un obbligo di acquisto degli oggetti piu’ disparati: dai cuscini a forma di cuore, agli immancabili cioccolatini.
Per questo nel corso degli anni si sono creati due veri e propri schieramenti: i sostenitori di questa festa che proclamano il loro amore a suon di petali di rosa e calici di vino che tintinnano davanti a
succulenti piatti di pesce perfettamente immortalati e pubblicati su ogni forma di social possibile e i detrattori del povero martire Valentino che scagliano occhiate inceneritrici a qualsiasi oggetto che rappresenti anche solo lontanamente un richiamo all’amore.
Personalmente ho sperimentato diversi modi di vivere questa giornata, da adolescente non posso negare di essermi emozionata nel ricevere una collanina e dei cioccolatini a forma di rosa, con il passare del tempo ho apprezzato altre dimostrazioni di amore. Ancor oggi però, da buongustaia
quale sono, devo dire che non disdegno una cena e un calice di vino. Da qualche anno vivo San Valentino come il pretesto per ritagliarci un momento speciale in famiglia visto che gli impegni sono sempre tanti e il tempo per fare qualcosa di diverso sempre poco. Che sia una cena semplice in famiglia, o un pranzo luculliano con serenata in sottofondo, l’importante è non sentirsi obbligati a vivere qualcosa che è lontano dalle nostre personali inclinazioni.
Anche se non sentite lo spirito di San Valentino e detestate le frasi affettate dei Baci Perugina, niente panico! Ognuno è libero di vivere l’amore come meglio crede, senza giudizi e pregiudizi perciò a te che adori cuori e fiori non vergognarti di voler celebrare l’amore di coppia con dediche speciali e a te che invece sei l’antitesi del romanticismo e ti viene l’orticaria all’idea di donare o ricevere una rosa sentiti libero di esternare o meno i tuoi sentimenti perché ogni forma d’amore è degna di essere celebrata come e quando si vuole.


Valentina Ciocca

I GIORNI DELLA MERLA 

Molte sono le leggende legate alla tradizione e al folclore che ci raccontano dei cosiddetti “giorni della
merla”.

Il 29, 30 e 31 gennaio dovrebbero essere i giorni piu’ freddi dell’anno, la merla annuncia l’arrivo della primavera in anticipo o in ritardo a seconda delle temperature.

Se il clima in quei giorni sarà mite l’inverno si prospetterà ancora lungo e la primavera si farà attendere, se sarà rigido la primavera non
tarderà ad arrivare.
Tra i vari racconti in cui mi sono imbattuta uno dei miei preferiti affonda le sue radici nel mito greco di Persefone.
Narra la leggenda che Persefone, Proserpina nella tradizione romana, preannunci la sua visita alla madre Demetra dal regno dei morti proprio attraverso un uccello messaggero.Secondo la tradizione infatti Persefone, sposa di Ade, trascorre i mesi invernali nell’oltretomba mentre nei mesi estivi torna sulla Terra facendo rifiorire la natura al suo passaggio.
Persefone ancora fanciulla viene rapita da Ade, dio delle ombre e dei morti, che con l’inganno la costringe a sposarlo e a vivere con lui negli inferi contro la sua volontà.

Per legarla a lui per sempre Ade offre alla dea un melograno e la povera sventurata ne mangia alcuni semi ignorando che chi mangia i frutti del regno degli inferi non potrà piu’ fare ritorno alla Terra dei vivi.


Comprendiamo quindi molto bene i sentimenti della madre Demetra, dea della fertilità e dell’agricoltura, che reagisce con violenza alla scomparsa della figlia. La dea infuriata sfoga la sua ira impedendo ai raccolti
di crescere e scatenando gelide bufere di neve.


Come tutte le madri testarde e cocciute Demetra non si arrende alla perdita della figlia, si rifiuta di tornare sull’Olimpo e riesce a convincere Zeus ad intervenire. I due siglano un accordo che prevede il ritorno
periodico di Persefone sulla Terra, la dea rimarrà negli inferi per i mesi corrispondenti al numero di semi mangiati, mentre trascorrerà il resto del tempo con la madre che accoglie con gioia il ritorno della figlia facendo risbocciare la primavera.


Viste le temperature di questi giorni pare proprio che la primavera sia dietro l’angolo e mi piace pensare
che madre e figlia possano al piu’ presto riabbracciarsi!


Valentina Ciocca

Per Non dimenticare...

27 gennaio 2023 


anche oggi, ricordare ci fa bene, ma non sembra abbastanza, perchè non riusciamo a capire il dolore, la tristezza, la rabbia, la paura che provavano, esseri umani, come noi. 


Ogni anno cerchiamo sempre di riflettere su quanto accaduto, ci rattristiamo con film e libri emozionanti, ma pochi riescono davvero a porsi la domanda: perchè è accaduto tutto ciò?

l'essere umano è un essere complicato, che a volte non riesce a controllare le sue emozioni, e lo viviamo nella vita di tutti i giorni. 


Non c'è alcuna giustificazione a cio che è successo e che nonostante tutto, da qualche parte del mondo, continua ad accadere. 

Impareremo mai dai nostri errori?

se non lo abbiamo fatto fino ad ora, se l'essere umano ha continuato a disprezzare l'essere umano, uomo come lui, con le stesse emozioni e sentimenti, riusciremo mai?



-se comprendere è impossibile, conoscere è necessario- 

Primo Levi 








Delle pietre, per ricordare, a Milano...


Le “pietre d’inciampo” (Stolpersteine) sono dei sanpietrini di ottone, realizzati da un’idea dell’artista tedesco Gunter Demnig, che dal 1992 si stanno diffondendo in tutte le città europee.

Al momento se ne contano circa 75 mila in 26 paesi d’Europa.


L’obiettivo delle installazioni è quella di ricordare il luogo in cui abitava una persona deportata verso i campi di sterminio nazisti.


 -Inciampare sulle pietre significa inciampare nelle vite interrotte di migliaia di persone che non sono mai più tornate alle loro case-



Le prime pietre d’inciampo poste a Milano sono state installate nel 2017 inCorso Magenta 55, dove abitavano Alberto, Olga e Giuseppe Segre, i nonni e il padre della senatrice a vita Liliana Segre.


La_bossi






UN'ISOLA DI PACE 

Lama Gangchen Albagnano Healing Meditation Centre

sul Lago Maggiore ad Albagnano di Beè (VB) esiste un Centro buddista, fondato

nel 1999 da Lama Gangchen Rinpoche, importante maestro della tradizione buddista tibetana. 

Questo posto è davvero ideale per riequilibrare il corpo e la mente. Vengono fatti ritiri e altre attività a sostegno di uno sviluppo sano della persona ma la cosa più interessante è che non è dedicato solo a chi

vuole intraprendere un cammino spirituale, ma è aperto a tutti, tutti quelli che hanno bisogno di

un momento di pausa e rilassamento. 

E' infatti un tempio immerso nella natura, che merita di essere visto per la sua bellezza tra colori, natura e silenzio.

Vi consiglio questa esperienza, personalmente, non solo perchè è interessante, ma perchè lascia un emozione unica . 

La_bossi

“La vera bellezza è quella di una mente pacifica e felice” - T.Y.S. Lama Gangchen.

<<Ogni volta che una Donna lotta per se stessa, lotta per tutte le Donne.>> Maya Angelou

<<Ogni volta che una Donna lotta per se stessa, lotta per tutte le Donne.>> Maya Angelou

Buon Carnevale!

Il Carnevale in Italia è una festa molto sentite, ma vediamo dove si festeggia di più: I carnevali più famosi d' Italia sono quelli di Venezia , Viareggio , Ivrea , Cento , Gambettola ,Satriano e Acireale . Questi carnevali includono sofisticate mascherate e sfilate. Una forma completamente diversa o Carnevale si svolge in Sardegna , basata su rituali per risvegliare la terra dopo l'inverno, forse discendenti da tradizioni precristiane. 

CARNEVALE DI VIAREGGIO 

Un intero mese di feste, sfilate di carri mastodontici, veglioni in maschera e rassegne di ogni genere: il Carnevale di Viareggio, considerato il più importante Carnevale del mondo, è questo e molto altro ancora. Ha da sempre come tema principale la satira politica e sociale, incredibilmente rappresentata dai giganteschi carri in cartapesta realizzati nella Cittadella del Carnevale, uno straordinario complesso architettonico interamente dedicato alla creazione e alla conservazione del Carnevale di Viareggio: sedici hangar-laboratori affacciati su un’enorme piazza ellittica in cui i carristi portano in vita le loro creature. Ogni anno, tre colpi di cannone sparati dal mare, segnano l’inizio della festa.

CARNEVALE DI CENTO 

Gemellato con quello di Rio de Janeiro, il Carnevale di Cento gode di un’importante e significativa notorietà internazionale. I grandi carri allegorici, in parte realizzati dai carristi centesi e in parte provenienti da altri carnevali, sono i protagonisti indiscussi della manifestazione: è proprio dai carri in movimento che decine di figuranti, durante il tradizionale “gettito”, lanciano tra la folla gonfiabili e peluches. Il Carnevale di Cento si chiude con il rogo di Tasi, maschera tipica ripresa da un personaggio centese dell’800. 

CARNEVALE DI IVREA 

Lo spirito storico del Carnevale di Ivrea rivive nella rievocazione di una rivolta popolare infiammata dalla figlia di un mugnaio contro la tirannia di un barone che affamava tutta la città; ogni anno la comunità di Ivrea celebra così la propria capacità di autodeterminazione. La famosa ribellione rivive con la famosa Battaglia delle arance del martedì grasso, attesa ogni anno da centinaia di partecipanti: il popolo, rappresentato dagli “arancieri a piedi” sprovvisti di qualsiasi protezione, combatte a colpi di arance contro le armate del Feudatario, rappresentate dai “lottatori” su carri trainati da cavalli. Durante il Carnevale cittadini e visitatori, in segno di partecipazione alla festa, scendono in strada indossando il Berretto Frigio, un cappello rosso a forma di calza simbolo dell’ideale adesione alla rivolta. Tra gli appuntamenti da non perdere l’Abbruciamento dello Scarlo, un palo rivestito di erica e ginepro bruciato in Piazza di Città, un rituale simbolo di vitalità e buon augurio.

CARNEVALE DI ACIREALE 

merita sicuramente una menzione quello di Acireale, considerato il più bel Carnevale di Sicilia. Una grande e coloratissima festa in cui maschere e carri allegorico-grotteschi in cartapesta, carri infiorati e carri in miniatura, sfilano tra le belle strade barocche del centro storico. La manifestazione si conclude la sera del martedì grasso con le premiazioni e i tradizionali fuochi d’artificio.

CARNEVALE DI FANO 

nelle Marche, a Fano, città in cui da secoli si svolgono eventi e antiche tradizioni carnevalesche. Tra i momenti più attesi quello del “getto”: dai caratteristici carri in cartapesta e gommapiuma vengono lanciati quintali di dolciumi, una dolce pioggia che bagna i tanti spettatori in attesa.

CARNEVALE DI PUTIGNANO 

Putignano, paesino in provincia di Bari. Qui si festeggia il Carnevale più antico d’Europa. Stiamo quindi parlando di un carnevale secolare, ricchissimo di storia. Il Carnevale di Putignano è un evento che sa mescolare la tradizione plurisecolare con le creazioni innovative degli ultimi anni. Peculiarità di questo Carnevale è la creazione di giganteschi carri allegorici fatti di cartapesta.

E PER ULTIMO MA PIU' IMPORTANTE, IL CARNEVALE DI VENEZIA!

Venezia e il Carnevale Vivere il carnevale di Venezia è un’esperienza unica, non paragonabile a nessun altro carnevale che si festeggia nel mondo, e il motivo risiede nella storia stessa della città. A differenza di altri festeggiamenti carnevaleschi infatti, a Venezia quello che si celebra, attraverso i costumi e le maschere, è la magia dell’antica Venezia settecentesca, quando la città era il centro del mondo per ricchezza, per commercio, per cultura e per società.

Qui non troverete persone travestite con maschere divertenti, non vedrete bambini festanti vestiti da pulcinella o arlecchino, ma vi calerete in una sfarzosa società aristocratica in cui si fa a gara, come ai tempi di Casanova, per sfoggiare l’abito più lussuoso, l’acconciatura più intrigante, la maschera più enigmatica.

Da non tralasciare poi un altro motivo per cui Venezia è particolarmente affascinante durante il Carnevale: il clima. Spesso avvolta da una leggera nebbia e contornata di cieli grigi tipici della stagione, la città lagunare acquista con quei colori un fascino ancora maggiore.

La storia del Carnevale di Venezia come festa pubblica ufficiale, inizia solo nel 1296, quando un editto del Senato della Repubblica dichiara festivo il giorno precedente l’inizio della Quaresima.

L’origine e il significato del Carnevale di Venezia prendono spunto da due tradizioni antichissime. Dai Saturnali dell’antica Roma durante i quali l’ordine sociale veniva sovvertito. In questo giorno gli schiavi e i liberi cittadini si riversavano nella città per far festa con musica e balli sfrenati. Dai culti Dionisiaci greci, grandi feste religiose con processioni e rappresentazioni teatrali che prevedevano l’uso delle maschere e di rappresentazioni simboliche. Il cui motto era “una volta all’anno è lecito non avere freni”.

Venezia ha quindi reinterpretato le antiche feste greche e romane. I Dogi furono abili a promuovere il Carnevale per concedere alla popolazione, in particolare ai ceti più umili, un periodo dedicato al divertimento e alle feste. Nel Carnevale di Venezia le maschere garantivano il totale anonimato. Una sorta di annullamento delle divisioni sociali che, consentiva ai cittadini persino la pubblica derisione delle autorità e dell’aristocrazia.

Questa festa rappresentava uno sfogo per le tensioni e i malumori che andavano a crearsi a causa dei rigidi limiti imposti dalla morale e dall’ordine pubblico della Repubblica di Venezia.

Il Carnevale moderno

Nel 1979, dopo quasi due secoli, il meraviglioso Carnevale di Venezia con le sue affascinanti tradizioni, come una fenice è risuscitato dalle sue ceneri. Grazie all’iniziativa di alcune associazioni di cittadini e al contributo del Comune di Venezia, del Teatro la Fenice, della Biennale di Venezia e degli enti turistici.

Il Carnevale di Venezia dura undici giorni, si va dal sabato che precede il Giovedì Grasso sino al Martedì Grasso. Tra le vie della città si svolgono i teatri itineranti in un’atmosfera di allegria e giocosità, tutti in maschera a celebrare il fascino di un mondo fatto di balli, scherzi, galà esclusivi e romantici incontri.

Tra gli eventi della tradizioni che sono stati rivisitati in chiave moderna ricordiamo la Festa delle Marie e il Volo dell’Angelo o Volo della Colombina. L’antica Festa delle Marie, ripristinata nel 1999, consiste nel far sfilare, le dodici Marie, nel pomeriggio del primo sabato del Carnevale con tanto di sbandieratori, musicisti e damigelle d’onore, tutti diretti verso Piazza San Marco. Successivamente viene eletta la più bella, la Maria dell’anno, la quale vince un ricco premio. Il Volo dell’Angelo o Volo della Colombina, si tiene la prima domenica di Carnevale. E’ uno dei principali eventi d’apertura: un uccello meccanico dal Campanile di San Marco scende giù fino al Palazzo Ducale. A metà percorso una botola nel suo ventre si apre e libera coriandoli e caramelle sulla folla. Questo almeno fino al 2001, quando la Colombina venne sostituita da una donna opportunamente imbragata.


La_bossi


E TU? COME RICARICHI LE ENERGIE?


Oggi ho proprio la sensazione di non aver combinato nulla in tutta la giornata, poco produttiva al lavoro, la casa un disastro e non parliamo dei capelli…una scopa di saggina è piu’ cool di me in questo momento.
Eppure, sono stanca ed entro nel solito loop mentale: ho poco tempo, vorrei fare questo ma non riesco, sono insoddisfatta… e via di pensieri negativi, preoccupazioni e paranoie inutili.
Così mi sono fermata ed ho osservato con occhio clinico i due esemplari maschi che ho in casa, il piccolo bipede di due anni che ovviamente ha una carica di energia inarrestabile e travolgente e il marito quarantenne sempre in movimento e così ho scoperto l’acqua calda: i miei mille pensieri, il piu’ delle volte inutili, mi fiaccano.
Quindi? Che facciamo? Posto che non cambierò da un giorno all’altro e difficilmente le mie fisse e manie di perfezione spariranno come per magia, da brava pianificatrice ho steso un piano che prevede che ad ogni pensiero negativo o viaggio mentale corrisponda un’azione. Ad esempio, oggi continuo a rimuginare su una pratica di lavoro che non posso risolvere fino alla prossima settimana e so che quel tarlo mi accompagnerà anche nel fine settimana.
La mia strategia prevede di scrivere il pensiero disturbante su un foglio poi compiere un’azione o una breve attività che mi rilassa come scrivere, leggere o cucinare qualcosa, fare una breve passeggiata o anche solo ascoltare una canzone particolare oppure semplicemente coccolare il mio bimbo, insomma distogliere l’attenzione dai problemi che si affastellano nella mia testa e incanalare le energie in qualcosa che mi faccia stare meglio. Infine, cancello dal foglio quello che ho scritto tirandoci sopra una bella riga.
Funziona? Non so se i crucci spariscono ma sicuramente nei momenti in cui la pigrizia prende il sopravvento mi stimola a fare qualcosa! Oggi, ad esempio, dopo una giornata un po'; moscia ho scritto questo articolo che magari non vi sarà utile ma spero vi faccia almeno sorridere.
E voi quali strategie mettete in campo per sopravvivere alle paranoie quotidiane?


Valentina Ciocca

“In viaggio la cosa migliore è perdersi. Quando ci si smarrisce, i progetti lasciano il posto alle sorprese, ed è allora, ma solamente allora, che il viaggio comincia”



Nicolas Bouvier

Io ti aspetterei sempre qua con le braccia aperteQuante parole perse nell'ariaMandami un bacio se ti capita Ma lo sai che quando ti vedo il cielo a nero diventa più sereno.  (Boomdabash)

Incontriamoci sempre con il sorriso, perché il sorriso è l'inizio dell'amore.
Madre Teresa

“La montagna non è solo nevi e dirupi, creste, torrenti, laghi, pascoli. La montagna è un modo di vivere la vita.

Un passo davanti all'altro, silenzio tempo e misura.”


PAOLO COGNETTI

«Tenetevi, o antiche terre, la vostra vana pompa - grida essa [la statua] con le silenti labbra - Datemi i vostri stanchi, i vostri poveri, le vostre masse infreddolite desiderose di respirare liberi, i rifiuti miserabili delle vostre coste affollate. Mandatemi loro, i senzatetto, gli scossi dalle tempeste e io solleverò la mia fiaccola accanto alla porta dorata.»

Emma Lazarus

Orta San Giulio
Orta San Giulio

Una Via dell'Amore nelle Cinque Terre

La Via dell’Amore (Via de l’Amùu in ligure) è uno splendido sentiero di 800 metri intagliato nella roccia a picco sul mare, che collega i due maggiori borghi delle Cinque Terre in Liguria: Riomaggiore e Manarola.

Questa strada pedonale viene chiamata via dell'amore per il suo fascino, il suo carattere romantico ma soprattutto il panorama mozzafiato.

Fin da piccola ho sempre sognato di visitare le cinque terre, mi affascinano moltissimo, il mare, stare in mezzo alla natura, i lunghi sentieri da percorrere.

L'UNESCO le ha nominate patrimonio dell'umanità nel 1997. Grazie alla loro posizione sul mare, i mille colori e la perfetta integrazione con il paesaggio naturale. Insomma un posto che deve essere visitato almeno una volta nella vita!

In questi luoghi sembra che l’uomo, per una volta, abbia invertito il suo rapporto di forza con la natura, facendosi quasi beffa di essa. A strapiombo sul mare si arroccano le casette colorate dei cinque borghi, spettacolari! Senza parlare delle meravigliose spiagge, dove una foto su instagram è d'obbligo!

Ci sono moltissime attività che si possono fare, dal surf allo snorkeling (specie di immersione subacquea), ma perfino andare in bici o passeggiare sulla pista "Maremonti" che permette di godere di un panorama spettacolare, lasciandosi accarezzare da una leggera brezza marina e coccolare dal dolce rumore delle onde.

Adorerei passare un'estate in mezzo a queste meraviglie, vivendo la vita ligure, mi hanno sempre detto che ogni sogno è raggiungibile perciò non vedo l'ora!

dal film della Disney "Luca" ambientato in Liguria, abbiamo parlato delle Cinque Terre, chissà di cosa parlerà il prossimo articolo?


La_bossi

"Se possiamo salvare qualcuno, tutto il resto è secondario" Anna Frank

27 GENNAIO, GIORNATA DELLA MEMORIA

Si tende sempre a ricordare, senza però provare a capire il dolore di quel tempo, di tutte le vite spezzate.

Davanti a tutto ciò che viene riportato dal passato, ci mutiamo, non sappiamo che dire, ogni anno, lo stesso giorno, ricordiamo qualcosa di terribile, ma non capiamo.

Non capiamo, non potremmo mai capire, perchè non proviamo quel dolore. Si tende dunque a ricordare, una sola volta all'anno con un immagine, un film, un video. Qualcosa che andrebbe ricordato ogni giorno, in tutto il mondo. Ha molta importanza, sono successe cose così crudeli, che non andrebbero mai dimenticate. Perciò "più che ricordare, è meglio NON DIMENTICARE", per non commettere ciò che è già accaduto, un dolore che deve essere ricordato da tutto il mondo, qualcosa di terribile, che non possiamo per nulla al mondo, fare si che accada di nuovo.


La_bossi

LUCA: la meravigliosa favola italiana del 2021

Luca, il film Disney-Pixar ambientato nell’incantevole cornice delle Cinque Terre, è stato il film più visto dell'anno 2021.

"Questo film parla delle amicizie che ci cambiano la vita. È una lettera d’amore alle estati della nostra giovinezza, quegli anni formativi in cui ciascuno scopre se stesso. " Enrico Casarosa, regista di Luca

 "LUCA" ha letteralmente spaccato la piattaforma streaming di Disney Plus, più di 10 miliardi di riproduzioni in tutto il mondo.

Bene, ma scopriamo il perchè questo cartone animato è stato così tanto amato : ambientato nella Genova degli anni Sessanta, il film racconta di un'amicizia, protagonista è Luca, un piccolo mostro marino che è curioso di scoprire il mondo umano e conosce un suo simile e coetaneo, Alberto, che lo accompagnerà in questa avventura. I due conoscono Giulia, che li farà catapultare nella realtà Italiana del paesino di Portorosso (nato dalla fusione dei nomi di Porto Venere e Monterosso al Mare, due comuni in provincia di La Spezia). La storia si concentra su questa sfida, che i due bambini dovranno affrontare per la tanto amata Vespa.

A mio avviso, è uno dei cartoni animati più belli tra gli ultimi usciti della Disney, non solo ho apprezzato che tutto il film è interamente ambientato in Italia, ma anche per il fatto che è un vero specchio della realtà più bella italiana. Magnifica è la storia che racconta, un'amicizia fantastica dove tutti ci sentiamo toccati, parla proprio di quell'amico che abbiamo conosciuto così per caso, con cui ci siamo sempre divertiti ma con cui abbiamo anche capito la vera amicizia.

Anche i personaggi del Film rispecchiano noi Italiani, è molto facile immedesimarsi in un personaggio della storia! Io ad esempio mi sono molto ritrovata in Giulia, l'amica dei due protagonisti. Questo trio di personaggi, pieni di spontaneità e allegria, sono senza dubbio la forza trainante del film, che riesce a coinvolgere a pieno lo spettatore.

Perciò, che aspetti a gustarti questo film in questi giorni? un cartone animato che ti riporterà ai ricordi delle tue vacanze, ai ricordi della tua estate, anche se sei sotto le coperte a gustarti una cioccolata, che aspetti?

Se non lo hai ancora visto, rimedia subito! Un film che riavvolge l'anima e scalda il cuore, un inno all' amicizia e alla felicità, una vera e propria cartolina da Genova.

"LUCA" si trova su Disney Plus, gustatelo con la famiglia, con gli amici, o con una tazza di the o una semplice cioccolata con panna, o se proprio vuoi restare a tema, una bella coppa di gelato, anche se siamo a Gennaio, che importa?

Buona Visione!


La_bossi

Sono Ilaria. Ho due splendidi figli e un lavoro che mi piace molto. Ho avuto una vita abbastanza movimentata ed in salita. Ho tante responsabilità sulle spalle ma ammetto che i miei ragazzimi ripagano di ogni sacrificio. Il mio tempo libero è davvero poco, ed è per questo che mi piace passarlo con persone che meritano e per cose che valgono la pena. Ecco perchè ho deciso di far parte dell'associazione Il sogno di Giulietta. Più che una frase che mi rappresenta, ho un motto: NEVER GIVE UP

Sono Ilaria. Ho due splendidi figli e un lavoro che mi piace molto. Ho avuto una vita abbastanza movimentata ed in salita. Ho tante responsabilità sulle spalle ma ammetto che i miei ragazzimi ripagano di ogni sacrificio. Il mio tempo libero è davvero poco, ed è per questo che mi piace passarlo con persone che meritano e per cose che valgono la pena. Ecco perchè ho deciso di far parte dell'associazione Il sogno di Giulietta. Più che una frase che mi rappresenta, ho un motto: NEVER GIVE UP

A volte mi basta incrociare il tuo sguardo per capire se tutto sta funzionando correttamente. Ieri è stato un nuovo inizio. Non so dove ci porterà questa volta, ma averti ad un passo equivale a sentirmi serena.

A volte mi basta incrociare il tuo sguardo per capire se tutto sta funzionando correttamente. Ieri è stato un nuovo inizio. Non so dove ci porterà questa volta, ma averti ad un passo equivale a sentirmi serena.

Sono una persona estremamente positiva e solare.  Appassionata di diritto ed esoterismo. Adoro leggere ed immergermi completamente in qualsiasi tipo di racconto. Amo stare a contatto con la natura, fare passeggiate con i piedi nell’acqua e raccogliere conchiglie: per questo motivo ho deciso di vivere al mare. La frase che più mi rappresenta e che mi è particolarmente cara è: “I capelli sono un’estensione dell’anima”. Francesca

Sono una persona estremamente positiva e solare. Appassionata di diritto ed esoterismo. Adoro leggere ed immergermi completamente in qualsiasi tipo di racconto. Amo stare a contatto con la natura, fare passeggiate con i piedi nell’acqua e raccogliere conchiglie: per questo motivo ho deciso di vivere al mare. La frase che più mi rappresenta e che mi è particolarmente cara è: “I capelli sono un’estensione dell’anima”. Francesca

NOI...

Ma chi sono i pilastri dell’associazione “Il sogno di Giulietta”?

Per farvele conoscere ho chiesto loro una foto, una descrizione ed una frase che le rappresenta…

Sarà per me un piacere giorno per giorno presentarvele. Come più volte detto, vero che è un hobby, una passione… ma dietro ci vogliono impegno, serietà, determinazione, idee e tempo. Questo ci porta ad ottenere risultati piacevoli e vorremmo farci conoscere sempre di più.

Seguiteci: @ilsognodigiulietta -  www.ilsognodigiuliettaevent.it e sulla pagina Facebook Il sogno di Giulietta

Silvia&Valentina e l'associazione Il sogno di Giulietta - le interviste curiose di Maria Elena Gandolfi

Descrizione dell'episodio

Quattro chiacchiere con Silvia Guglielminpietro e Valentina Beltrami dell’associazione "Il sogno di Giulietta", un’associazione culturale senza scopo di lucro nata dal loro incontro nel meraviglioso Castello di Vogogna che si occupa di promuovere la lettura con incontri, presentazioni di libri, altre attività tra cui la rassegna "Donne che ispirano le donne", che quest’autunno volge alla sua terza edizione. 4Chiacchiere, le interviste curiose. Mi chiamo Maria Elena Gandolfi, sono giornalista e mi occupo di comunicazione, per contattarmi puoi scrivere a 4chiacchiere@blu.it Seguimi anche su Instagram @4_chiacchiere_podcast

https://open.spotify.com/episode/3ZPZbXSzPZ8R0RCLOQoT6o?si=aTI8dxbJRyey3vF6DWPJSQ&dl_branch=1

Oggi mi hanno detto che scrivo bene. Non per la mia grafia (pessima e tondeggiante). Credo per il modo in cui mi esprimo. Scrivere è sempre stato il mio mezzo di comunicazione preferito. Vuoi per il mio carattere che, al primo impatto mi fa risultare stronza (a volte, in base a chi mi trovo di fronte...continuo ad esserlo). Vuoi che poi mi ritrovo, nonostante tutto, ad essere insicura e timida (ebbene si!!) scrivere rientra più nelle mie corde piuttosto che parlare. Spesso mi sono ritrovata ad usare carta e penna per sfogarmi. Fogli su fogli che poi rinchiudo in una scatola e li rimangono. Ne ho trovati tanti durante il mio ultimo trasloco. In questi giorni mi sono trovata a fare I conti con me stessa. Ancora una volta. Dicono che ogni sette anni il ciclo della vita si rinnova (o qualcosa del genere): se mi fermo a pensare il mio deve avere un metabolismo molto più veloce perchè mi sembra che ci mette molto meno a decidere di scombussolarmi. Ricordo una frase che mi è capitata sui vari social: Mi sento come se il mondo volesse vedere fino a che punto resisto . Non di certo perchè ho problemi che non si possono risolvere… Io non so nuotare. In verità ho proprio paura dell’acqua (mi lavo, tranquilli!). Difficilmente entro in un lago, mai in un fiume, al mare solo se saldamente ancorata ad un enorme salvagente. Ma quando mi fermo in periodi come questi mi sento in balia delle onde, e frantumata sugli scogli. Boccheggio. Chiedo aria. Eppure io lo adoro il mare. Mi dà pace. E’ il mio luogo sicuro. Seduta sulla sabbia a guardare le onde che arrivano e si ritraggono. Questi sono giorni difficili. Giorni di cui non ho voglia di parlare. Giorni in cui sto cercando di incastrare i pezzi dei puzzle che sono usciti dalla scatola creando confusione. La mia persona ha smarrito la strada. Paura di non essere all’altezza, di sbagliare, dell’apatia. I social mi stanno rendendo la strada più complicata. Mi deconcentrano. Non ho mai avuto un buon rapporto, in particolare con facebook. Chi mi conosce bene sa anche il perchè di questa mia ripugnanza. Non si pensa alle conseguenze di un like, di un commento. Lo si fa in leggerezza. Come se fosse normale uscire un pomeriggio e dare una pacca sul culo alla ragazza che si mette in mostra, tette al vento, sul lungolago. Tanto è un social. Invece, capita che, in alcuni casi, in particolari momenti, in alcune situazioni… non è solo un social. Mi levo. Poi ti viene da riflettere, sul tempo. Su come lo si può investire. Se al posto di fissare lo schermo del telefonino, si può cercare di recuperare il tempo perso. Se al posto di mettere like a tette, culi e tartarughe, si può fare quella telefonata, mandare quel messaggio. Bere un caffè guardandosi negli occhi. Tutti meritiamo di avere accanto qualcuno che si accorga di come ci sentiamo dentro. E non lo dico solo di me. E’ reciproco. Io non so nuotare. Ma se ho vicino qualcuno che mi dà fiducia, ci entro nel mare. Sono giorni difficili. Sto cercando di somatizzare errori che non avrei voluto fare. Il bivio che mi sbatte di fronte ad una scelta. Stanchezza, voglia di non pensare. Voglia di sedermi su quella spiaggia e fissare le onde che vanno e vengono. I rumori, I profumi e tornare a sorridere spensierata.


Guglie

La primavera è un’opera teatrale in più atti. Ogni giorno c’è l’entrata in scena di un attore diverso. Una gemma che si apre, una rondine che appare, un fiore che sboccia, una foglia che si schiude, una luce che brilla. (Fabrizio Caramagna)

La primavera è un’opera teatrale in più atti. Ogni giorno c’è l’entrata in scena di un attore diverso. Una gemma che si apre, una rondine che appare, un fiore che sboccia, una foglia che si schiude, una luce che brilla. (Fabrizio Caramagna)

Ci sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle. (Denis Waitley)

Ci sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle. (Denis Waitley)

«I calzini non bastano mai» disse Albus Silente. «È passato un altro Natale, e nessuno mi ha regalato un solo paio di calzini. Chissà perché a me regalano soltanto libri».

«I calzini non bastano mai» disse Albus Silente. «È passato un altro Natale, e nessuno mi ha regalato un solo paio di calzini. Chissà perché a me regalano soltanto libri».

#unlibroindiretta Massimiliano Ossini "Le montagne rosa"

ricordi...

ricordi...

There Goes My Miracle!

"Non puoi chiedere all'altro di essere perfetto." Che frase importante detta per raccontare una storia d'amore. L'articolo cita all'inizio anche: ...voci di tradimenti, crisi di mezza età, gelosie sentimentali e artistiche: come il titolo del singolo There Goes My Miracle, si potrebbe dire che sono insieme per miracolo!.. -  Mi fermo, sorrido: è la mia canzone preferita. (Andiamo bene!). Proseguo la lettura. Voglio capire come fa (e perché) una Donna a tenere insieme una storia. Sconfigge il pregiudizio. Salva il Boss dalla depressione. Protegge il matrimonio dall'infedelta'. Ora rifletto. Forse ho capito, il segreto, comunque vadano le cose, è "esserci". Sia nel bene che nel male. Esserci a doppio senso, io per te, tu per me. Scegliere. Stringere i denti. Se ne vale la pena. Confrontarsi. Capirsi. Raccogliere i pezzi che si frantumano e ricomporre il tutto. Se ne vale la pena. Odiare l'imperfezione dell'altro ma cercare di comprenderla. Darsi la mano. Tendere la mano. Bisogna essere in due. 💗


Guglie

"La verità è che il Cappellaio e Alice erano innamorati, ma erano di due mondi completamente diversi. Eppure nessuno si dimenticherà mai dell'altro e si sono promessi che un giorno si rincontreranno. Si dice che lui e' diventato matto, ma di lei, è che lei lo sogna ogni notte. Si sono lasciati qualcosa di indelebile dentro, qualcosa che neanche la pazzia potrà cancellare. "

Se una notte di giugno potesse parlare, probabilmente si vanterebbe di aver inventato il romanticismo. (Bern Williams)

Se una notte di giugno potesse parlare, probabilmente si vanterebbe di aver inventato il romanticismo. (Bern Williams)

UNA STORIA STRAORDINARIA (Diego Galdino)

UNA STORIA STRAORDINARIA (Diego Galdino)

Il profumo è come la voce dei cantanti, tipo quando ascolti una canzone alla radio che non avevi mai sentito prima e non hai alcun dubbio su chi sia a cantarla... Il profumo è importante, perché sarà una delle cose che ti distinguerà da tutti gli altri che gravitano nella sua vita... E' il suo profumo, questo è il suo profumo. Sarà uno dei tanti modi per tenerti vicino anche quando non ci sei. Te lo farà spruzzare sul suo peluche preferito, quello che tiene nella sua camera, sopra il letto, da quando era bambina. Te ne farà mettere un pò sulla sua sciarpa, così quando farà freddo, avrà l'impressione che sarai tu a scaldare il suo corpo con un abbraccio. Lo comprerà pe sé stessa, di quelli piccoli, da tenere nella borsa, per sentirti sulla pelle, lì propio lì, sotto al polso immaginando che siano le tue labbra a baciare quel pezzetto di pelle, aspettando che baci tutto il resto per davvero. Il profumo è importante, devi sceglierlo bene... Perché servirà a far ricordare che tu esisti, che sei esistito, ti renderà indimenticabile... Senza bisogno di far niente. Il profumo, è vero, non è tutto, non è la cosa più importante, non lo puoi vedere, non lo puoi tenere nel portafoglio, o sul telefono. Il profumo è solo nell'aria, nel core, nella mente, però il profumo è come l'amore... quando se ne va... O come Roma quando la lasci... Ti resta dappertutto.

I sogni sono le illustrazioni del libro che la tua anima sta scrivendo su di te.

I sogni sono le illustrazioni del libro che la tua anima sta scrivendo su di te.

Tempo perduto...

Fu così che imparai lentamente a costruirmi una mia vita, ma a costo di fiumi di lacrime, un'infinità di errori e un cuore spezzato più e più volte. E il prezzo che pagai per il tempo perduto fu... il tempo perduto. Puoi sperperare il tuo capitale, se hai la fortuna di averne accumulato, e poi riconquistarlo. Puoi rovinarti la reputazione e poi, con impegno e pazienza, recuperarla. Ma il tempo... il perduto rimane tale per sempre. (Bruce Springsteen - Born to run)

Il cuore di un uomo è simile al mare: ha le sue tempeste, le sue maree e nelle sue profondità ha anche le sue perle. (Vincent van Gogh)

Il cuore di un uomo è simile al mare: ha le sue tempeste, le sue maree e nelle sue profondità ha anche le sue perle. (Vincent van Gogh)

14 febbraio --- L'amore conforta come la luce del sole dopo la pioggia. William Shakespeare

14 febbraio --- L'amore conforta come la luce del sole dopo la pioggia. William Shakespeare

E quel pomeriggio di pioggia lo aveva passato seduta su quel seggiolino di plastica (pagato troppo per essere di plastica) con i piedini gelidi, a rincorrere con lo sguardo quel mondo che non era suo, ma che negli ultimi mesi le aveva fatto vivere tante emozioni. Si era accorta, seduta lì, che la sentiva tutta la mancanza di lui. Che non era la stessa cosa. Che le piaceva scrutare il suo sguardo. Le piaceva aspettare i suoi commenti. Ascoltare le sue emozioni. L'indecisione del non chiedere... oppure chiedere e farlo arrabbiare. Era diverso. E li seduta su quel seggiolino di plastica, pagato troppo, ha vissuto la sconfitta. Per averlo cercato con lo sguardo ancora una volta e aver capito che doveva lasciarlo andare. Insieme a tutto quello che non era mai stato. Insieme a tutto quello che non potrà mai essere. Con la delusione. Per lei resterà sempre quello là... che la faceva sorridere. Quello là... simile a lei.


Guglie

pomeriggio di pioggia...

pomeriggio di pioggia...

Fidarsi di qualcuno è come tenere dell’acqua nelle mani chiuse a coppa: è facile perderla irrimediabilmente. (Ken Follett)

In questi giorni mi sono chiesta più e più volte cosa vuol dire "non avere più fiducia". E' quella sensazione strana che senti nella pancia quando ti relazioni con una persona. Con una persona a cui tieni. E' quella sensazione... "cavolo mi manca la terra sotto i piedi" quando ti accorgi che stai mettendo in dubbio quello che sta dicendo. Quando ascolti le sue parole, ma in realtà ti stai già facendo un film per scoprire se è la verità quella che esce dalla sua bocca. Il rimedio c'è? Si puo' tornare ad avere fiducia in una persona? Quella smisurata capacità di affidarti completamente, quella capacità di essere "certa" e "sicura" di te, di lui, di voi? Come si fa? Sono giorni che ci penso. Che voglio cercare di capire cosa ha fatto scattare in me tutte queste perplessità, che in fin dei conti ti fanno semplicemente vivere male. Sono indecisa: il confronto serve oppure no?


Guglie

Silent book

Ieri sera sono stata per la mia "prima volta" ad un Silent Book!

Di cosa si tratta?

Il Silent Book Club sceglie una location ed organizza l'evento. 

Indispensabile portare con sè un libro (io sto leggendo "Resti? Sei l'attimo che mi cambia la vita" di Riccardo Bertoldi).

All'arrivo io e la mia amica siamo state accolte dall'organizzatrice dell'evento (in verità tipo check in... ha semplicemente chiesto i nomi per accertarsi della prenotazione). Ci siamo poi spostate nel locale cucina (la location era un b&b) dove era stato allestito un buffet.

In effetti la descrizione dell'evento diceva: ""Porti il tuo libro– giallo, romanzo, saggio, quello che vuoi tu - prendi un bicchiere, fai due chiacchiere, scambi due parole sul libro che hai portato. Un libro e un bicchiere aiutano anche i timidi! Poi leggiamo in santa pace, ciascuno il suo libro: - 18.00-18.30 Arrivi, prendi un bicchiere, fai due chiacchiere - 18.30-19.30 Si legge, in silenzio - 19.30-20.00 Ancora chiacchiere. O leggi … Insomma, spegni il cellulare, ti prendi un po' di tempo solo per te e incontri altri lettori e lettrici. Se hai un libro che vuoi scambiare o prestare, porta anche quello (il vino lo mettiamo noi). ""

Quando è scattata l'ora X... ciascuno ha scelto un posticino, una sedia... e abbiamo iniziato a leggere! In principio il silenzio non regnava sovrano. Qualcuno bisbigliava, qualcuno scattava fotografie, qualcuno mangiava e beveva ancora.

Sinceramente ad un certo punto ho abbandonato il campo: non mi sono sentita a mio agio, non perchè ero circondata da altre persone (adoro, per esempio, leggere in treno) ma per l'atmosfera che ho respirato.

Per me leggere significa entrare nel cuore del libro, fondermi con le pagine. Percepire i movimenti dei personaggi, le espressioni. Essere li accanto a loro in ogni azione. Il minimo elemento di disturbo mi distrae e mi fa perdere la magia.

E voi avete mai partecipato ad un "Silent Book"?


Guglie

La vacanza. Nuovi sorrisi, nuovi luoghi da vedere e amare, nuove risposte da scoprire e da vivere. Il sogno di Giulietta augura a tutti buone vacanze!!

La vacanza. Nuovi sorrisi, nuovi luoghi da vedere e amare, nuove risposte da scoprire e da vivere. Il sogno di Giulietta augura a tutti buone vacanze!!

Nei giardini del castello di Vogogna

Due scrittori a confronto Silvia Zucca (Il cielo dopo di noi) & Mirko Zullo (nonnasballo) che hanno saputo suscitare belle emozioni in una piacevole serata estiva organizzata nei giardini del castello di Vogogna. Ad "arbitrare" l'incontro la giornalista Maria Elisa Gualandris (I libri di Meg).

NOTTE ROMANTICA 2019

Sabato  22 giugno, giorno successivo al solstizio d'estate, per gli innamorati (e non solo) è stata una notte speciale:

La #notteromantica2019 

Ai piedi del Castello di Vogogna, su iniziativa dei borghi più belli d'Italia la Notte Romantica è giunta alla sua quarta edizione. Spettacoli gratuiti si sono alternati per allietare i numerosi ospiti presenti. L'apericena sulle note dei Confine di Stato. Le perfomance di danza e fuoco dei L'Una Circo. All'interno del Castello le poesie di Chiara Cucchi interpretate con magistrale bravura da Silvana Filippelli ed il concerto degli Aristocats Quartet che con le loro note jazz hanno incantato gli ospiti.

Un evento magico, in una notte magica. 

Giugno. 8 my bday

E' il mese dell'estate, ed è anche il mese del mio compleanno. Da un po' di anni a questa parte adoro "scappare" per qualche giorno. Mi è capitato anche di dedicarmi del tempo in solitaria. Che ad alcuni può sembrare triste: il giorno del tuo compleanno da sola? In verità qualche volta fa bene. Chi vuole ricordarsi di te lo fa anche se sei lontana. Per i miei 44 (accipicchiolina) ho scelto le colline del Monferrato. Pace e tranquillità. Buon vino, buon cibo. Buona compagnia. Il Resort che ci ha ospitato (la Canonica di Corteranzo a Murisengo) ci ha accolti con una frase: Niente. Potete anche decidere di fare niente. Ed è stato quello che abbiamo deciso di fare. Immergerci in una bolla. Cercare di non pensare troppo. Rilassarci. Ed è stato un buon compleanno.


Guglie

Appunti di aprile

Il mese di aprile mi ha regalato due eventi meravigliosi. Il 4, dopo un lungo corteggiamento, sono riuscita ad ospitare Leonardo Colombati: uno dei migliori giornalisti contemporanei, nasce a Roma nel 1970. Ha pubblicato i romanzi Perceber (Sironi, 2005 - Fandango, 2010), Rio (Rizzoli, 2007) e Il re (Mondadori, 2009). Ha curato i volumi Bruce Springsteen: Come un killer sotto il sole. Il grande romanzo americano (Sironi, 2007) e La canzone italiana 1861-2011. Storia e testi (Mondadori-Ricordi, 2010). Direttore della rivista "Nuovi Argomenti", nel 2016 ha fondato con Emanuele Trevi la scuola di scrittura Molly Bloom, che dirige. Scelgo di invitarlo per la presentazione del libro principalmente per un regalo a Riccardo. Portare una piccola parte di Bruce Springsteen vicino a lui era per me molto importante. Per capire come si poteva impostare la presentazione di un libro così "dettagliato" sono andata a Bergamo. L'atmosfera che ho respirato mi ha proiettato in un mondo a me quasi sconosciuto, ma mi ha appassionata. La sera in cui è arrivato a Verbania era uggiosa. Il calore che lo ha accolto, la musica di Lorenzo Bertocchini e la passione che ha messo nei suoi racconti hanno contribuito alla buona riuscita: una bella serata tra amici.

Sabato 6 aprile, invece, è andata in scena l'eleganza e la professionalità di Marina Di Guardo. Donna speciale, preparata. La sua chiaccherata con Maria Elisa (I libri di Meg) sul nuovo thriller "La memoria dei corpi" ha ipnotizzato i numerosi presenti. 

Senti il profumo della primavera... in verità dovrebbe essere quello dell'estate ma in questi mesi va un po' tutto a rilento.

I miei "sogni" invece corrono. I progetti prendono forma.

Vi anticipo che il 22 giugno "Il sogno di Giulietta" sarà in prima fila a Vogogna per "La notte romantica nei borghi più belli d'Italia".

Io e Valentina abbiamo pensato ad un potpourri di piccoli graziosi eventi: la dolcezza, l'amore, la passione.. tanti cuori. E... vi svelo un segreto: anche ad un momento speciale (e divertente) dedicato ai single, cosa può essere più romantico dell'incontrare l'anima gemella in una notte romantica?

I miei occhi hanno già preso la forma di due cuoricini. Non vedo l'ora. Prendete nota. Io vi terrò aggiornati.

#borgoromantico2019 #savethedate 

"un libro alla radio"

Eloisa Donadelli è stata ospite della rubrica "Un libro alla radio" su Rvl LaRadio.

Intervistata da Maria Elisa Gualandris de "I libri di Meg".

Potete ascoltare l'intervista alle frequenze VERBANO 99.4. CUSIO 99.4. OSSOLA 90.2 – 96.2. PROVINCIA DI NOVARA 99.4

Oppure in streaming tramite il sito rvl.it o con la App di Rvl La Radio, scaricabile gratuitamente dagli stores.

Lei è Carlotta Beltrami. Dialogherà con l'autrice Eloisa Donadelli e con Arianna Pozzi. Carlotta è laureata in Scienze politiche, economiche e sociali per la globalizzazione. Collabora con un settimanale locale. Quando l'ho conosciuta ho capito che poteva nascere una collaborazione. E' una ragazza delicata ma al tempo stesso determinata, forte e con molto spirito di iniziativa.

Lei è Carlotta Beltrami. Dialogherà con l'autrice Eloisa Donadelli e con Arianna Pozzi. Carlotta è laureata in Scienze politiche, economiche e sociali per la globalizzazione. Collabora con un settimanale locale. Quando l'ho conosciuta ho capito che poteva nascere una collaborazione. E' una ragazza delicata ma al tempo stesso determinata, forte e con molto spirito di iniziativa.

Le voci delle betulle - presentazione romanzo d'esordio di Eloisa Donadelli

Bernadette vive da sempre con un peso inspiegabile sul cuore, un senso di vuoto che le fa mancare l’aria all’improvviso nonostante l’abbraccio caldo della famiglia, e che cerca di colmare con il suono del suo violoncello. Finché, un giorno, un oggetto stonato rinvenuto sul pavimento di casa rivela una verità affilata, che squarcia il velo di purezza della sua vita. E il dolore la getta in un crepaccio senza appigli, di quelli che si insidiano nei ghiacciai delle Alpi che fanno da contorno al paesino di Cimacase, dove lei da Milano si è trasferita per amore. Una notte, in cerca di ossigeno fresco, Bernadette si addentra nei boschi e scopre una radura protetta da un recinto di betulle. Lì, in una casa di sasso, vive Giosuè, un pastore solitario, un uomo anziano che si è fatto eremita per proteggere i ricordi. In paese lo chiamano "il re delle betulle": dicono che I suoi consigli siano un balsamo per le ferite dell’anima; dicono che sappia leggerti dentro, ma che non tutti riescano a trovarlo. Parla poco, ma conosce la saggezza degli alberi e sa ascoltare. Grazie a quell’incontro, Bernadette troverà la chiave per spalancare una porta sul suo passato, sulla storia della sua famiglia e sul mistero delle sue origini.

Le voci delle betulle

Se l'amore vero ti passa accanto, il cuore se ne accorge. Le convenzioni spariscono e la vita sposta il baricentro. Si diventa leggeri e invincibili.

Eloisa Donadelli, nata a Morbegno nel 1975, ha vissuto un anno negli Stati Uniti, dove si è diplomata alla Lincoln High School di Sioux Falls. Laureata in lingue e letterature straniere all’Università Statale di Milano, ha collaborato con il quotidiano La Provincia di Sondrio , per poi dedicarsi all’insegnamento, professione che svolge tuttora in un liceo linguistico. La passione per la montagna è un retaggio di famiglia. Dopo aver scritto un libro per ragazzi ( Agostino Pizzoccheri e la biomagia , Edizioni Il Ciliegio), esordisce ora nella narrativa con Le voci delle betulle. Scrive di notte, quando i suoi bambini dormono.

Sabato 30 marzo sarà ospite alla biblioteca di Ornavasso. 

-- save the date --

Topolino

Prima di Natale sono stata contattata dalla giornalista Tiziana Colombo: doveva preparare un pezzo su Topolino. È stato divertente aiutarla a scrivere del mio fumetto preferito, con questi personaggi si vivono storie fantastiche...

Ecco parte dell'articolo pubblicato la scorsa settimana su Eco Risveglio. 

Donne

“Mi sono seduto nella sala d'attesa. C'era una ragazza che sfogliava senza interesse una rivista. Mi piace stare in una stanza con una donna. Anche quando prendo il treno, se entro in uno scompartimento e ci trovo una donna sono più contento. E se non c'è continuo a cercare finché la trovo. Non è che poi le rivolgo la parola, o ci parlo, o ci provo per forza, anzi, ma mi piace che sia lì. Mi piace la loro compagnia anche se silenziosa e sconosciuta. Le donne sono belle da respirare.” (Fabio Volo)

Donne che ispirano le Donne

Donne che ispirano le Donne…. buona la prima!

Parlo da organizzatrice (alle prime armi): per me è stato un successo! L’idea partita in sordina, davanti ad una tisana con una amica, Manuela, è stata sottoposta all’assessore alla cultura del Comune di Vogogna, Laura Filippa, che ringrazio, ed è piaciuta.

Domenica 18 novembre al Castello di Vogogna si è svolta la rassegna “Donne che ispirano le Donne”, la prima edizione.

C’è stato un susseguirsi di pubblico già dall’apertura e tutti gli interventi sono stati ascoltati attentamente.

- La delicatezza di Silvia Giudici (dell’Erboristeria Armonie del Lago, di Mergozzo) nell’esporre il “mondo della floriterapia”.

- Le parole della scrittrice Silvia Montemurro che dialogando con Manuela Colla ha fatto incuriosire presentando il suo ultimo libro “La casa delle farfalle”.

- Silvia Pirinoli con il suo progetto “Orto Finanziario” ha toccato un argomento impegnativo: la finanza ed il denaro. Per poi commuoversi all’arrivo di Matilde, la sua meravigliosa bimba.

Il pomeriggio è proseguito con la presentazione del libro di Stefania Scalabrini: Un giardino di rose e di viole. Il suo intervento è stato affiancato dal professor Paolo Crosa Lenz, illustre storico del nostro territorio. Entrambi hanno saputo catturare l’attenzione del pubblico facendo riflettere sul tempo della Grande Guerra.

A chiudere la kermesse la presentazione del romanzo "Il cielo dopo di noi" di Silvia Zucca, che nel primo pomeriggio è stata anche ospite della rassegna letteraria Bookcity a Milano.

L’evento ha anche ospitato l’apicoltura di Benoni Mattia (Crodo) presente Debora con Alice e Lucia e la Libreria La Pagina di Villadossola con Lara.

E’ stato dato spazio anche ai più piccoli con la preziosa collaborazione delle ragazze di Fera Teatro.

Se mi è possibile vorrei fare dei ringraziamenti, che non sono di rito ma reali.

Grazie al pubblico che è intervenuto, che ha apprezzato (che ha criticato) e ha avuto pazienza.

Grazie all’amministrazione comunale, all’assessore alla cultura Laura Filippa, ad Acoi.

Grazie a Valentina Beltrami. A Cristiana, a Clelia.

Grazie a Lara ed alla sua libreria.

Grazie a Silvia Giudici, Silvia Pirinoli, Silvia Montemurro e Silvia Zucca. Grazie a Stefania Scalabrini, al professor Paolo Crosa Lenz, a Manuela. Grazie a Debora e a Mattia.

A Paola e Fera Teatro.

Grazie ai giornalisti (per il prima e per il dopo evento).

Grazie alla mia famiglia, alla mia dolce Alessia e Riccardo.

Ad Antero, agli amici.

Grazie veramente a tutti. 

Silvia Montemurro

"Le persone che abbiamo amato tornano sempre da noi. Trovano il modo. Qualche volta hanno le ali di una farfalla. Qualche volta ti scuotono ciocche di capelli insieme al vento. Qualche volta vedi il loro sorriso riflesso nel lago. Senti la loro carezza in un raggio di sole o una goccia di pioggia. Le persone che abbiamo amato non ci lasciano mai per davvero."

Silvia Montemurro e il suo nuovo romanzo “La casa delle farfalle”, editore Rizzoli, sarà mia ospite il 18 novembre al Castello di Vogogna all'evento "Donne che ispirano le Donne".

Silvia è nata a Chiavenna la notte di san Lorenzo del 1987. Collabora con il settimanale “Confidenze” come scrittrice di racconti e storie vere. Il suo romanzo d’esordio, L’inferno avrà i tuoi occhi (2013) è stato segnalato dal comitato di lettura del Premio Calvino. Nel 2016 ha pubblicato il romanzo “Cercami nel vento” e nel 2017 la trilogia “Shake my colors”. “La casa delle farfalle” vince il primo premio al Cinema e Libri On The Road, premio Paolo Villaggio, il testo più adatto secondo una giuria di settore, per essere presentato a case di produzione cinematografiche. In questo romanzo ricco di grazia e femminilità si intrecciano due storie mozzafiato, dal passato ai giorni nostri. Perché la forza dell’amore, quello vero, non si dissolve con il trascorrere degli anni ma perdura nel tempo.

Quando il tuo cuore è messo a dura prova, quando le amiche non sanno più cosa dirti e tu a che santo votarti, c’è sempre qualcuno pronto a venirti incontro con l’astrologia.

Quando il tuo cuore è messo a dura prova, quando le amiche non sanno più cosa dirti e tu a che santo votarti, c’è sempre qualcuno pronto a venirti incontro con l’astrologia.

Silvia Zucca

Non ho avuto dubbi quando ho invitato Silvia a presentare il suo nuovo romanzo “Il cielo dopo di noi” - Casa editrice Nord - all'evento "Donne che ispirano le Donne" che andrà in scena il 18 novembre al Castello di Vogogna. Piacentina di nascita ma milanese di adozione, Silvia sognava fin da bambina di raccontare storie. Laureata in letteratura inglese e con un diploma in cinematografia e linguaggi televisivi, ha lavorato per diversi anni in televisione, ma ora si dedica interamente ai libri, scrivendo, traducendo e collaborando con diverse case editrici. “Guida astrologica per cuori infranti” (Editrice Nord), il suo primo romanzo, si è imposto come caso editoriale nel mondo ed è stato tradotto in 16 paesi. “Il cielo dopo di noi” racconta la fragilità della vita e la forza dei legami familiari, e sta già riscuotendo un ottimo successo di critica e di pubblico.

Qualsiasi cosa tu possa fare o sognare di fare, comincia a farla... nell'audacia c'è genio, potere e magia. (Goethe)

Qualsiasi cosa tu possa fare o sognare di fare, comincia a farla... nell'audacia c'è genio, potere e magia. (Goethe)

Le essenze floreali come dolci compagne di viaggio nella vita di ogni Donna.

Ho sempre pensato che sono i libri che ti scelgono. Mai il contrario. Arrivano a te perché ti devono aiutare, devono spiegare, devono arricchirti... "La piccola erboristeria di Montmartre" di Donatella Rizzati, per esempio, ha fatto in modo che io potessi avvicinarmi al mondo dei Fiori di Bach e, di conseguenza, mi ha fatto incontrare e conoscere Silvia Giudici (consulente in floriterapia e titolare dell'Erboristeria Armonie del lago di Mergozzo) che è diventata una cara e preziosa amica. 

Il primo intervento in "Donne che ispirano le Donne" - il 18 novembre, al Castello di Vogogna - lo farà lei: racconterà "Floriterapia al femminile, le essenze floreali come dolci compagne di viaggio nella vita di ogni Donna". 

Talk about a dream. Try to make it real. (Badlands - Bruce Springsteen)

Talk about a dream. Try to make it real. (Badlands - Bruce Springsteen)

Siamo come nuvole in tempesta. Seminiamo pioggia per ritrovare il sole...

Siamo come nuvole in tempesta. Seminiamo pioggia per ritrovare il sole...

Fai della tua vita un sogno e di un sogno una realtà. (Antoine-Marie Roger de Saint-Exupéry)

Fai della tua vita un sogno e di un sogno una realtà. (Antoine-Marie Roger de Saint-Exupéry)

The running princess

"Io scelgo d'impulso, vivo pienamente. Comunico, mi arrabbio e amo finché la mia marmellata non ha il profumo dolce della libertà. La Marmellata di Vita non si mette in vasetto, ci si fa il bagno".

Carlotta Montanera, vive a Torino ed è nata in Valle d'Aosta. Blogger per passione, maratoneta per amore - della corsa - running motivatore e autrice di "The running Princess". Da alcuni anni si occupa di accompagnare a correre tutte quelle persone che pensano di non poterlo fare o che "la corsa non faccia per loro". Oggi corrono tutte. Carlotta è convinta che la corsa possa cambiare in meglio la vita delle Donne soprattutto e proprio per le Donne ha scritto "The running princess": una guida, una mappa per correre felici.

Cristina Caboni e la rilegatrice di storie perdute

Tu chiamale se vuoi...emozioni! Quando Michela mi ha suggerito la lettura di "Il sentiero dei profumi" non avrei mai pensato di arrivare a vivere la felicità di oggi. La dolcezza delle parole di Cristina Caboni e' affascinante. Il percorso che mi ha portato ad organizzare la presentazione del suo nuovo libro "La rilegatrice di storie perdute" è stato un mettermi alla prova che mi ha dato delle soddisfazioni, che mi ha fatto credere, nuovamente, in me stessa. Certo, senza la fiducia di Garzanti (Rosanna Paradiso), la disponibilità di Daniele Massoni (che mi ha concesso come location la Profumeria Miki2 di Stresa), la preziosa preparazione di Manuela Colla che ha dialogato con Cristina in maniera eccellente, l'aiuto materiale di Federica Tettamanti per l'allestimento delle vetrine (ha saputo perfettamente riportare il messaggio che si voleva trasmettere), la tecnica di Ilaria Zanetta per le locandine... nulla sarebbe stato possibile. Per questo non posso far altro che dirvi grazie. Per aver reso speciale questa giornata. Grazie a chi ha partecipato. Perchè ho visto visi amici che mi hanno sostenuta. Grazie alla mia family che è sempre in prima fila. E' stato semplicemente "bello". 💛

Il "mio" sogno di Giulietta

Il sogno di Giulietta è quel momento di creatività che ritaglio dalle mie giornate. Io sono Silvia.

unsplash